La nostra storia L’associazione Gruppo dell’Amicizia è nata nel 1981 da un gruppo di persone sensibili al problema dell’emarginazione e dell’handicap. All’inizio questo gruppo di volontari, non ancora costituito in associazione, intese ricercare all’interno del Comune di Arzignano e dei paesi limitrofi, quelle persone che per motivi di disabilità, problemi di salute, o di rapporti relazionali e di socializzazione, si trovassero in una situazione di emarginazione e solitudine. Le prime persone avvicinate furono parenti o conoscenti dei volontari; alcuni di loro erano inseriti come lavoratori sia sani sia con handicap nella locale cooperativa “Lavorare per Vivere”. Tra le persone che diedero vita al Gruppo in quei tempi ci piace ricordare Don Giuseppe Messi allora Cappellano dell’Ospedale di Arzignano. Dopo i primi incontri di socializzazione e di festa fu già possibile quell’anno organizzare un soggiorno in montagna nel periodo estivo con le strutture della Parrocchia di Ognissanti: fu il primo di un’attività utile per i nostri ragazzi che continua attivamente anche oggi. All’inizio il gruppo si appoggiò come associazione al GVA (Gruppo Volontariato Arzignano), da poco costituito e che tuttora opera nell’assistenza agli ammalati; la diversa attività portò comunque il Gruppo dell’Amicizia a costituirsi nel 1985 come entità autonoma e successivamente a concretizzare l’iscrizione nel Registro delle Associazioni di Volontariato della Regione Veneto, assumendo pertanto una precisa identità anche giuridica. L’Associazione continuò quindi incessantemente con gioia la sua opera, attraverso manifestazioni ricorrenti di incontro, di festa, di socializzazione, che portarono anche persone provenienti da ambiti territoriali al di fuori dei comuni della nostra vallata a partecipare alle attività del Gruppo. Il Gruppo dell’Amicizia sta acquisendo sempre maggiore rilevanza operativa all’interno del nostro contesto territoriale, collaborando attivamente ed in modo sinergico con altri club, associazioni, enti pubblici e territoriali. Se, infatti, il Gruppo ha contato in genere su un numero cospicuo, ma tutto sommato regolare di iscritti, può altresì contare su un numero notevole di amici, sostenitori, simpatizzanti, che pur non aderendo in modo formale all’Associazione, prestano gratuitamente e con gioia il loro aiuto e contributo per la riuscita delle attività svolte. L‘Associazione continua incessantemente con gioia le sue attività, promuovendo nel territorio incontri e manifestazioni anche culturali, che assumono sempre più carattere e rilevanza pubblici, esprimendo una testimonianza-segno di carità e disponibilità per costruire una sensibilità ed un’attenzione sempre maggiore sul problema della disabilità e sull’emarginazione. |