Progetti e Iniziative

25 TARGHE su 25 ALBERI PER IL VENTICINQUESIMO DEL GRUPPO.

PAZIENZA
NOVITA'
GIOIA
SOLIDARIETA'
CONFORTO
ASCOLTO
EQUILIBRIO
CONFRONTO
RELAZIONE
TOLLERANZA
SOLLIEVO
RAGIONE
FEDE
UMILTA'
TRADIZIONE
ORIGINALITA'
CONCORDIA
SOBRIETA'
UNICITA'
QUOTIDIANITA'
ENTUSIASMO
PASSIONE
EMOZIONE
FORZA
AMICIZIA

"Abbiamo voluto questo momento anche pubblico, in occasione dei festeggiamenti per il 25 ° della nostra Associazione per segnare anche sul territorio il sigificato profondo del nostro oprerare, non sono parole buttate li per caso, ma esprimono i nostri sentimenti profondi che si concretizzano nell'agire quotidiano."

Leggi l'articolo apparso sul "Giornale di Vicenza".

Guarda le foto dell'evento.


L’ Associazione Gruppo dell’Amicizia ONLUS si è fatta promotrice attraverso alcuni suoi componenti, a condividere attivamente il progetto di costituzione di una Fondazione che avrà il compito iniziale di ricostruire la struttura per la Nuova Casa Sant’Angela, successivamente adibita principalmente a struttura di accoglienza per i minori in affido, ma che avrà una disponibilità ed un’apertura progettuale anche verso altre esigenze o iniziative dell’intera comunità.

Con il questo progetto, desideriamo continuare nel Carisma delle Orsoline, che, come tutti ben conosciamo, soprattutto nel secolo scorso durante e dopo i conflitti mondiali, hanno accolto fanciulle orfanelle. In quel contesto temporale hanno assunto e svolto un compito ed un impegno importantissimi: un servizio che definiamo Carisma di Solidarietà e Carità, istituita da un sacerdote quale Mons. Rizzetti.

Oggi questa sensibilità è rivolta verso bambini, ragazzi, adolescenti, che purtroppo vivono in situazioni familiari disgregate, dove non è possibile vivere in un clima relazionale favorevole alla maturazione dell’identità e della personalità, o peggio minori che diventano vittime di abusi fisici e psichici e di altre sofferenze.
In questi contesti nasce la necessità di allontanare il minore dalla famiglia naturale, che non ha più la capacità di educare e provvedere ad una crescita affettiva, e provvedere ad un suo inserimento presso famiglie affidatarie o comunità.

Noi, come previsto dalla legge 149 del 2001, che tra l’altro contempla la chiusura entro il 2006 degli istituti per minori ( dove venivano massificati anche centinaia di bambini in ambienti tetri o anonimi), abbiamo desiderato e voluto la costituzione di una Comunità di tipo Familiare, dove 2 o 3 famiglie vivono e lavorano assieme in un contesto di solidarietà attiva e operante, con una presenza di 24 ore su 24; dove i bambini accolti possano ritrovare quella dimensione familiare che è mancata nella loro famiglia naturale, un’esperienza che non è solo di aiuto e sostegno particolarmente significativi, ma una possibilità concreta per il minore di riappropriarsi del diritto che deve essere di tutti i giovani: di crescere ed essere educati.
Quindi l’affido è un intervento a “termine” (non è adozione) di aiuto e sostegno significativo, che si attiva per sopperire al disagio e alla difficoltà che incontra un bambino e la sua famiglia, che temporaneamente non è in grado di occuparsi delle sue necessità affettive, accuditive ed educative.

Questo nostro progetto ha una valenza ed uno spirito comunitario.

Iniziative di questo tipo sorgono spesso attraverso la spinta di una persona con un forte carisma: vedi lo stesso mons. Rizzetti a suo tempo, oggi possiamo riconoscere grandi persone preti o laici come don Mazzi della comunità Exodus, don Oreste Benzi della Comunità Giovanni XXIII, i Villaggi S.O.S. il cui fondatore è l’austriaco Herman Gmeiner, e così molti altri.